Page 90 - Cronaca di un anno rotariano - 2018-2019
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30 maggio 2019 anno rotariano 2018 - 2019 Rotary Club Bergamo Sud Bollettino n. 760 (29) responsabile Edoardo Gerbelli Cita quindi il Decreto Ministeriale 70, un atto programmatico di pochi anni addietro, il quale detta le regole da rispettare per garantire standard adeguati di servizio e ricorda in proposito la questione dei parti che devono essere in misura superiore a 500, all'Ospedale Papa Giovanni sono circa 4000 all'anno e da qui la chiusura di qualche reparto in ospedali periferici con le polemiche riportate sulla stampa. Altro nodo da affrontare, prosegue Stasi, sono i tempi di attesa che sono abba- stanza lunghi su alcune prestazioni anche perché tutti vogliono venire all'Ospedale Papa Giovanni anche se certa diagnostica può essere fatta benissimo presso altre strutture. Su questo argomento si è già aperto un tavolo per esamina- re le soluzioni da adottare per governare meglio questo fenomeno perché esistono strutture che hanno tempi lunghissimi ed altre, viceversa, versano in condizione di scarso utilizzo dei servizi. Altro problema importante è quello della carenza dei medici e in proposito, per ovviar- vi, sono stati attivati dei corsi di medicina generale per formare nuovi medici di base e attualmente si stanno for- mando 75 medici e si spera di riuscire a coprire, nel tempo, i posti resi vacanti dei medici che vanno in pensione. L'Ospedale Papa Giovanni, oltre che centro di alta specializzazione, ha l'onere di svolgere anche altri servizi a favore del territorio, come per esempio le visite mediche per il rilascio della patente, gli accertamenti per l'invalidità civile, fornire protesi a chi ne ha bisogno, erogare prestazioni nei consultori, garantire ambulatori infermieristici, in so- stanza fare tutto, rendendo la gestione molto difficile, dal trapianto multi organo al certificato per la patente. Le persone che frequentano giornalmente il Papa Giovanni sono 11/12 mila mentre gli operatori sanitari sono 4600, di cui 719 medici e 87 dirigenti e poi 2300 persone del comparto sanitario, infermieri e personale di assistenza, veramente un esercito come l'ha definito la dott.ssa Stasi. Riafferma quindi che a fronte delle ragguardevoli esigenze da affrontare anche il ruolo delle associazione diventa un elemento cardine per assicurare il migliore svolgimento del servizio che l'ospedale è chiamato a dare. Ricorda infine i lavori in corso attualmente per migliorare alcuni locali dell'ospedale, come l'insonorizzazione del CUP e diversi altri cantieri per lavori in corso. In conclusione del suo intervento, la dott.ssa Stasi riafferma che l'ospedale sta affrontando decisamente i problemi che ha la sanità pubblica in Italia, cercando di mantenere gli standard previsti, con la migliore utilizzazione delle risorse in dotazione che provengono in parte anche dall'esercizio della libera professione, riuscendo a fare tanto ma che, con l'aiuto delle associazione, riuscirà a fare ancora di più. Un caloroso applauso conclude una lunga ma interessantissima conviviale interclub. (Carmelo Antonuccio) pag. 4