Page 92 - Cronaca di un anno rotariano - 2018-2019
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07 giugno 2019 Rotary Club Bergamo Sud Bollettino n. 7 (30) anno rotariano 2018 - 2019 Questo numero del Bollettino esce dallo schema tradizionale perché vuole raccontare (soprattutto con fotografie) i numerosi eventi che sono succeduti nella settimana appena trascorsa. Visita al “Museo delle Mille miglia” (a cura di Giovanni PEDRALI) Il ritrovo è fissato alle ore 18:30 al Museo Mille Miglia per una conviviale fuori provincia, con l’obiettivo di far conoscere ai soci del club la Mille Miglia, “la corsa più bella del mondo”, così come la definì Enzo Ferrari. Alcuni soci, per vivere a pieno l’esperienza si recano al museo guidando auto di quell’epoca e i pochi chilometri che dividono Bergamo da Brescia fanno loro capire le fatiche che si dovevano sopportare disputando una gara di 1600km sulle strade di quei tempi. Al Museo ci aspetta una guida che ci spiegherà la storia del museo e la storia della gara. Il museo, nato per celebrare la famosa competizione, è stato fondato il 10 novembre 2004 ed ha origine da una iniziativa dell’Automobile Club di Brescia e concretizzata grazie ad un gruppo di imprenditori bresciani molto appassionati alla storica competizione. Il museo sorge in un antico monastero del 1.000 e successivamente dismesso a metà del 1.400, oggi di proprietà della città di Brescia. La struttura è stata completamente ristrutturata e salvata da declino certo, per essere adibita a sito espositivo. La scelta di collocare un museo in uno storico complesso monastico ha permesso innanzitutto di salvare un sito di grande importanza storica, ma anche di comunicare meglio l’idea che il museo vuole trasmettere: salvaguardare un mito e dare testimonianza di un passato emozionante e simbolico. La guida ci raggruppa davanti ad una tavola in bassorilievo che riproduce la vista laterale dei responsabile Edoardo Gerbelli modelli di automobile che hanno vinto la mille miglia dalla prima edizione del 1927 all’ultima del 1957. La linea della carrozzeria delle vetture e le caratteristiche delle stesse, ci apre subito un mondo che ha visto in trent’anni un’evoluzione incredibile nel campo delle corse automobilistiche, ancor oggi massima espressione della tecnologia meccanica, e confrontando la prima Om 665 sport, che vinse nel 1927 con una media di km/h 77,23 ed aveva una potenza di 80 CV, alla Ferrari 315 Scaglietti guidata da Taruffi che vinse l’ultima edizione nel 1957 con una velocità media di km/h 152,632 ed aveva una potenza di 360 CV, restiamo tutti impressionati dall’evoluzione queste prestazioni . In breve la storia della Mille Miglia, che è stata una gara di auto svoltasi dal 1927 al 1957 (per 24 edizioni), che consisteva in un giro dell’Italia con partenza da Brescia e arrivo nella medesima, passando per varie città italiane, fra cui Roma. Deve il suo nome alla lunghezza del tracciato: 1600 km, equivalenti appunto a mille miglia. La guida ci ricorda che il museo non è un semplice archivio di documenti e immagini ma, grazie anche alla partecipazione di collezionisti e appassionati, è diventata una vera e propria mostra in cui il visitatore può conoscere non solo la storia e i protagonisti, ma anche vedere con i propri occhi le auto coinvolte nella competizione: la storia può così rivivere. Camminando tra le auto da corsa e le memorabilia di quell’epoca tutti i soci vengono per un attimo trascinati su quelle strade polverose e pericolose che erano il circuito di questa meravigliosa avventura. Finita la visita ci siamo spostati nella taverna della Mille Miglia per gustare un menù tipico Bresciano e immaginare di partecipare ad una mille miglia moderna al volante di una di queste auto da sogno perché oggi, la Mille Miglia esiste ancora, è una gara di regolarità riservata ad auto d’epoca e poi............................. sognare non costa nulla.     pag. 2 


































































































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