Page 64 - Cronaca di un anno rotariano - 2018-2019
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14 marzo 2019 Rotary Club Bergamo Sud Bollettino n. 753 (22) anno rotariano 2018 - 2019 Continua il nostro percorso culturale attraverso la scoperta dell'Archivio Fotografico Sestini presso il Museo delle Storie di Bergamo visita al laboratorio “Click.... e luce fu” e all’Archivio Fotografico Sestini La serata è iniziata con la visita all'Archivio Fotografico Sestini presso il Museo delle Storie di Bergamo. Dopo aver ripercorso le tre sale multimediali che illustrano la fisica della macchina fotografica in parallelo alla struttura dell'occhio umano, siamo entrati nella grande sala espositiva dell'archivio. Arredata con sobrietà e con grosso apporto della tecnologia multimediale, sulla parete laterale, appena entrati, troviamo una serie di schermi sincronizzati che fungono da indice/catalogo dell'archivio. Al centro ci sono due tavoli multimediali ed interrartivi: uno spiega l'evoluzione della macchina fotografica, l'altro l'evoluzione della pellicola. E' un archivio/museo ben strutturato e di facile fruizione. Correttamente l'ho chiamato “museo” perché raccoglie in diverse teche una serie di macchine fotografiche di estremo interesse e valore. Ripercorrendo le tre sale introduttive il nostro cuore di rotariani del “Bergamo Sud” si è riempito di orgoglio e gioia. Orgoglio in quanto la loro realizzazione è frutto del nostro service “Click ... e la luce fu” voluto dal Presidente Piero Minetti e sostenuto dal Presidente Eletto Maria Grazia Arditi e dal Presidente Nominato Anna Venier. Gioia perché è diventato parte indispensabile dell'Archivio Sestini e presenza costante dei giovani del Rotaract che si sono messi a disposizione per accompagnare i gruppi di visitatori. La dott.sa Roberta FRIGENI, Direttore del responsabile Edoardo Gerbelli Museo delle Storie di Bergamo, che ci ha accompagnato in questa visita ha sintetizzato con questi tre pensieri il “core” dell'archivio: “UN PROGETTO AMBIZIOSO - Un Museo e il suo polo fotografico: un progetto ambizioso e innovativo per restituire alla collettività un patrimonio di inestimabile valore. UN POLO ALL'AVANGUARDIA - 500 metri quadrati per un polo all’avanguardia per la tutela, lo studio e la valorizzazione della fotografia storica. IL SUO PATRIMONIO - Il patrimonio fotografico testimonia oltre un secolo di storia con fondi diversificati per provenienza, soggetti, tipologia e arco cronologico di riferimento.” Successivamente, a chiusura della conviviale tenutasi nella nostra sede, ha ricordato “l'impegno del nostro Club alla realizzazione di un sogno coltivato da anni. Ne sa qualcosa Tinin Brizio, sempre attivo e disponibile nei vari allestimenti: passati e futuri. Questo sogno è diventato realtà ed è per Bergamo una virtù, in quanto unico nel panorama culturale della fotografia; intrattenimento, perché attira una moltitudine di visitatori di tutte le età; culturale perché è un punto fondamentale per la raccolta e la documentazione della fotografia e di ricerca.” La visita è proseguita tra le varie sale allestite per una fruizione dei documenti e delle immagini in modo diretto, rapido e di facile consultazione. La caratteristica più saliente, però, di questo archivio e della sua impostazione (grazie all'opera sapiente e scientificamente avanzata di catalogazione e conservazione) sta nella possibilità di consultazione on-line di oltre 90.000 fotografie delle 1.200.000 raccolte. Consultazione open source che pone il Museo delle Storie di Bergamo tra gli istituti museali più avanzati. E' come avere sul proprio computer il WikipediA della fotografia. La dottoressa Frigeni ha detto che dal 17 novembre l’Archivio fotografico Sestini è on     pag. 2 


































































































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