Page 71 - Cronaca di un anno rotariano - 2018-2019
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28 marzo 2019 anno rotariano 2018 - 2019 Rotary Club Bergamo Sud Bollettino n. 755 (24) responsabile Edoardo Gerbelli Nel racconto della sua avvincente avventura in Patagonia per un raid in bicicletta traspare tutto l'entusiasmo e la passione per uno sport che è sinonimo di sacrificio. “La Patagonia in bici” relatore Pietro PELLEGRINI Il Presidente Piero MINETTI ha aperto la conviviale dicendo “Grazie di essere intervenuti. Questa sera è una serata particolare: dopo l'Africa e motociclette, passiamo alla Patagonia ed alle biciclette. Stasera protagonista il nostro Pietro Pellegrini con i suoi amici. Protagonista e gran cerimoniere perché non solo ha curato nei dettagli la presentazione ma ha portato, come suo solito, anche una nutrita scorta di vino coordinato con il menù della cucina.” Ha quindi salutato i numerosi ospiti, compagni di avventura di Pietro, con le loro consorti, nonché Nicoletta SILVESTRI, Assistente del Governatore e l'amico Carlo GHEZZI. Pietro, in seguito, ha preso la parola per raccontarci questa sua meravigliosa avventura. “Siamo un gruppo di amici, appassionati di ciclismo, che si sono aggregati per affrontare questa esperienza. Voi vedrete, in questo filmato, una sintesi delle oltre quattrocento fotografie che tutto il gruppo ha scattato durante il viaggio. Prima di parlare della nostra esperienza in Patagonia vorrei però fare una premessa: non sono un "malato" di bicicletta ed ho iniziato a frequentarla "solo" a quarant'anni. Fondamentalmente perché faccio un mestiere che mi obbliga spesso a tenere le gambe sotto il tavolo e sono ceto che se non avessi fatto questa scelta mi ritroverei sicuramente con diversi chili in più (e già ne ho di troppo) e con la probabilità di vivere qualche anno di meno. Mi sento quindi di dire che devo tanto alla bicicletta, che è si una bella passione ma anche uno dei migliori metodi anti-stress e senza dubbio salutare. Per introdurre l'argomento Patagonia mi piace ricordare una cosa: l'estrema sensazione di pace e di tranquillità al ritorno di quell'esperienza, una cosa che non avevo mai provato. Torni dopo un breve periodo in quei posti e ti senti, anche se purtroppo solo per poco, un'altra persona. Ancora una volta merito della bicicletta. Basta chiacchiere, ora vediamo queste foto, non fatte con macchine professionali ma con i nostri telefonini. Tra l'altro io alla quinta tappa ho rotto il mio (era nello zaino e si è piegato in due) per cui le foto io non ne avevo molte ed ho chiesto l'aiuto a tutto il gruppo.” Dopo questa introduzione Pietro ha iniziato a raccontarci il suo viaggio. Un viaggio che si è articolato in ben dodici tappe (alcune molto impegnative) e che inizia con la partenza dall'Aeroporto di Malpensa- Milano il 26 dicembre 2017. Il programma prevedeva lo scalo di transito a Buenos Aires, dove hanno approfittato per una veloce visita alla città per poi fare scalo all'aeroporto di El Calafate il giorno dopo. Il giorno successivo, 28 dicembre, è stato dedicato alla visita del ghiacciaio Perito Moreno. L'unico ghiacciaio che è ancora in crescita. Il 29 dicembre 2017 inizia l'avventura in bici e per meglio comprenderla verrà descritta come una road map. Iniziamo la nostra avventura lasciandoci alle spalle EI Calafate e immettendoci sulla mitica Ruta 40. Una lunga e costante salita ci porterà fino alla Cuesta de Miguez, uno splendido balcone da dove potremo ammirare la valle del Lago Argentino e con un pò di fortuna il massiccio del Fitz Roy. La seconda parte della tappa sarà più rapida fino all'innesto con una pista sterrata che ci immetterà nella pampa patagonica fino a raggiungere il nostro accampamento. Prima parte di giornata su pista sterrata con pag. 2